Don Saulo Capellari

Alessandro Sasia (vini sontuosi e funghi commestibili). Stefano Parussa (confezioni ghiotte). Lorenzo Ramondini (barbaresco morbido e delicato). Pino Raimondo (Saint Paulia). Pietro Brero (eccellenti e tonde, dal greco dorico malon). Corrado Aimaretti (baci di Pinerolo). Danilo Alesina (baci di Saluzzo). Barattero e Ramognino (specialità liquide). Franco Porporato (confezioni natalizie). Giuseppe Favaro (vini degni della mensa di un barone). Luigi Chiavazza (per scaldarsi di dentro e di fuori). Giacomo Marietta (fernet per tutti).
Milione fratelli, di Moretta (con la trionfale e caratteristica forma a cupola). Nino Musso Piantelli, Renato Lorenzato, Gian Carlo Astorri, Giulio lebole, Franco Flecchia, Gian Corrado Castelli (fotografie di gruppo, di raduni d’annata, di famiglia). Sempre molto gradite le fotografie che ci mandate. Ce le passiamo e le ammiriamo con qualche piacevole commento. […] L’istantanea ha poi un particolare sortilegio: rivela atteggiamenti non assunti per essere osservati. Conserva fresca l’immagine e guardandola si ha l’impressione che dica: io sto ancora vivendo così. […]
Laura Favaro e Cristina (torte vagamente avventurose per l’onomastico di don Rossi) e Giovanni Cravero (digestivi). Mario Cravero (Lombriasco. bombola a gas per cucina exallievi). Piero Aimone (nebbiolo armonico e brillante). Dott. Grillo (Sassicaia, rarissimo e di tutto rispetto). […] C’era una volta… Gran Cru di Chambave frazione Champlan. I valdostani di oggi che hanno altre virtù dei valdostani antichi, celebrano un nuovo vino, “Vin Nouveau” che definiscono leggero e mordente.
I gusti non si discutono, ma se volete veramente conoscere il vino di Chambave, non sarà cattiva idea quella di recarsi personalmente dal signor Pino Chatrian, vederlo scendere in cantina e ritornare col ” suo ” vino. […] Io sono un patito dello Chambave, perché fu uno dei miei primi amori enologici. Ed era una sorpresa e una consolazione quella bottiglia di vino rubicondo. Ora che celebro le nozze d’oro, mi trovo sulla tavola un’altra sposa, una giovane bottiglia che esce dal gineceo dell’intraprendente Cooperativa, sofisticata, truccata con una etichetta ufficiale, per cui non posso nemmeno dire che sia un vero e proprio tradimento. […] Don Zanolo (antipasti secchi per aperitivi ai raduni).
Ansaldi Ezio (un sacco di frutti con buccia di color bruno scuro e seme formato da una sostanza farinosa alimentare, una volta cibo dei poveri, ora dei ricchi). Groppo (due parallelepipedi di vino pregiato. Volevi mantenere l’incognito ma fortunatamente Don Zanolo ti ha scoperto. Vedi, caro Guido, fa piacere anche a noi tutti, conoscere la tua generosità, almeno per ringraziarti). Jures (due prosciutti straordinari). Golzio (eccezionale bollito. E tuttavia meglio dire “lesso”). Favaro (vini, come al solito in pintoni e pintini).
Sibona Tonino (Porto, Bruno fulvo di annata). Marocchino Massimo (sveglia significativa). Brero (nel Paradiso terrestre ne bastò una!). Ghia (strumento professionale). Ronco Michele e Gian Carlo (l’altra ” tunica ” per i PelleRossi). Dott. Carlo Varvello: cassetta di 12 canzoni da lui stesso composte. Varvello è uno di quei rari compositori che sanno scrivere musica che la gente capisce. Melodie sane, piene di ritmo e di vitalità, che riescono a suscitare il senso di una giornata di sole in campagna o di una notte serena di maggio. […]
Porporato: conserva, con viola, violino e viola d’amore. Casale G.: barbera d’altri tempi. Gamberini: dalla sua boutique: 70 pullover, 20 paia di pantaloni. De Costanzi: agnolotti per il quinquennio: la verità nel piatto. Quaglia B. Grappa di Kiwi: donne, attente alle donne. Chatrian R.: Chambave nouveau. Tarable G. Pinot Gancia. Brandino G.C.: ghiottonerie di lusso. Mariella: fernet per tutti. Musso: Freisa. Piacevolezza classica, e, perché no, un po’ di tradizione. Aldo, tu hai un caro carattere, lieto e proclive all’ottimismo. […] Apprezzo quel vino che mi aiuta a collegare frammenti di vita, sul ritmo di una personale armonia, a nascondere la mia melanconia, quando penso quante volte ancora avrò la ventura di godere la sera.